Piano e LISZT!

Unico, non si può confondere; lo stilo, la tecnica pianistica e le composizioni. Il viaggio nella sua musica è stretto legato delle sue origini ungherese, correlato del sentimento, della brillantezza in composizioni e della precisione in modo di suonare. Il sentimento, la raffinatezza, la forza di esprimere  è musica  per Liszt. Note dopo note…il suono rimane inconfondibile. Franz Listz nacque a Raiding nel 22 ottobre 1811 e more a Bayreuth nel 31 luglio 1886 è stato un compositore e  direttore d’ orchestra ungherese. Diventa uno dei più grandi virtuosi del pianoforte dell’ottocento, rivoluzionando la tecnica pianistica e il rapporto tra pubblico ed il esecutore. Prima dei dieci anni sviluppa un talento in ambito musicale, è un giovane prodigio, componendo l’opera lirica ” Don Sanche”.

TALENTO, FORMAZIONE MUSICALE, INIZIO DI UN GRANDE PIANISTA.

Inizia lo studio del pianoforte con padre Adam funzionario ungherese discendente dai contadini tedeschi -ungheresi, dopodiché a Vienna con Salieri studia ( l’ arte della composizione) e il pianoforte con Czerny. Per approfondire le sue studi si trasferisce a Parigi dove studia la teoria e le composizioni con Paer, ma senza essere ammesso al Conservatorio. Più tardi viene conosciuto come pianista suonando a Londra al  cospetto di Re Giorgio IV. Per le sue mani più grandi del normale viene invidiato tra gli musicisti del suo tempo. Qualcosa di strano,  qualcosa di speciale, un talento si può dire! La sua stella già brilla. Dal 1828 si stabilisce a Parigi dove visse e insegna la musica. Entra nel l’amicizia e stima col Frédéric Chopin e Robert Schuman. Viene accolito nel ordine francescano della chiesa cattolica come abate nella cattedrale di Albano Laziale ( Roma). A Parigi incontra George Sand, più tardi conosce la contessa Marie d ‘ Agoult, per lui abbandona il marito e due figlie , in viaggio per la Svizzera scrive la musica “L’ Album d’ un Voyageur” e il primo libro dell’ Annees de pèlerinage. Professionalissimo o talento? Confronti con Thalberg la fine è una sfida musicale. Durante un viaggio in Italia scrive moltissime pagine musicale (fonte di ispirazione sono la sua residenza sul Lago di Como ,Roma e San Rossore). La sua vita,  la storia della musica rimane tracciata di due persone fondamentali ( Robert Schuman e Richard Wagner). Amato, sincero, viene chiamato idolo delle folle in senso moderno, dopodiché diventa un grande sostenitore dell’ arte totale wagneriana. La sua vena componistica è sempre più verso la musica sacra seguito di un apprezzo per la musica russa, ammirando Alexander Borodin.

CARATTERISTICHE DI LISZT, NON SI PUÒ DIMENTICARE….

Suonava con molto sentimento,  l’espressività era la forza con la precisione di suonare e la   brillantezze musicale. Ha una abilità  tramite l’ improvvisazioni, diventato uno dei più grandi virtuosi dell’ 800. La melodia ho affida ai pollici delle due mani, lasciando libere le altre dite in arpeggi e ottave. Le sue espressioni faciale e la sua gestualità riallettarono ciò che stava suonando. Bellissimo! Una stravagante libertà cadeva nelle interpretazioni delle partiture (cadenze, tremolio, trilli, quando interpreta la “Sonata per pianoforte nr.14) . Intraprende concerti in tutta Europa, il repertorio è centrato nelle composizioni, nelle parafrasi e nelle trascrizioni, suonando accompagnando dei cantanti o come solista insieme ad una orchestra. Rimane per eternità un fonte di ispirazione per le sue opere agli artisti, ricordato in campo della letteratura, in cinema, la sua immagine viene inscritta sulla monete o nell’ emissione di francobolli segnando anche gli anniversari di nascita o di morte , presenti sono anche le sue statue o busti in tutta l’ Europa. Per la sua memoria, nel suo nome, gli viene attribuito al Aeroporto di Budapest. In suo tempo è presente Lisztomania una isteria dimostrando dai fani durante la sua performance a Berlino.( nel 1841). Durante il festival di Bayreuth chiamato anche il festival Wagneriano (creato di Wagner) si ammala gravemente di polmonite e more nel 31 luglio 1886.

Composizioni

Concerto per pianoforte e orchestra nr1, nr.2. Concerto pathetique per due pianoforti, Album d’ un voyageur, Anni di pellegrinaggio, 19 rapsodie ungherese, 3 Studi di concerto (Il Lamento,  La leggerezza,  Un sospiro)…

Poemi Sinfonici:

Poema sinfonica nr.1, 2, 3…..13.

Opere sinfoniche -vocali:

Faust Symphonie da Johann Wolfgang van Goethe, Dante – Symphonie di Dante Alighieri, Cantico del Sol di S.Francesco d’ Assisi,  Don Sanche,  Via Crucis…

Il suo repertorio consisteva principalmente della brillante scuola viennese come sono gli concerti di Johann Nepomuk Hismmel e l’ opere in stile del suo ex insegnante Carl Czerny. LISZT viveva ogni nota, ogni suono, la sua interiorità era espressa faciale, in occhi era il sentimento, i suoi pensieri , tutto erano per esprimere  la raffinatezza e la bellezza musicale. Il pianoforte era adatto per la sua stare di spirito,  per il suo pensiero, per la sua rarissima delicatezze nostalgica. Componeva per l’amore, l’amore del suo cuore, l’amore per l’ arte, invece la fede cattolica era lontana quando si parlava della musica. Era nato per la musica, con le sue mani diverse dagli altri, per la sua espressione, il DIO sapeva  che la lasciato libero nella sua scelta,  nel l’amore per la musica e per le donne. Il sentimento la portato in tutta l’Europa diventato una isteria di masse (a Berlino Lisztomania) ma rimane fedele alla musica di Wagner il suo ascolto rimane nel cuore nel tutto mondo. Per eternità rimane un pianoforte…LISZT esprima il suo sentimento.